Torno a parlare nuovamente di parto cesareo; secondo alcuni ricercatori della Scuola di Medicina presso l’Università di Rochester (Usa)
per 25 travagli indotti intorno alla 39ma settimana ci sono almeno due tagli cesarei che potrebbero essere evitati in attesa del parto naturale
E questo può portare anche a spiacevoli conseguenze come ad esempio: rischio maggiore di contrarre infezioni ma può aumentare anche la possibilità di ledere organi e causare emorragie o coaguli di sangue.
Per arrivare a questi risultati i ricercatori hanno esaminato
i dati relativi ai certificati di nascita di 38.000 donne, presso tredici ospedali della contea di New York, Finger Lakes. I dati si riferivano ai parti condotti a termine dal gennaio 2004 fino al marzo 2008. Dalla lista sono state escluse le donne che avevano già partorito mediante taglio cesareo e quelle che avevano avuto una rottura delle membrane.
il dr. Christopher Glantz e colleghi hanno analizzato diverse modalità, date e tempi di parto, confrontando le induzioni, i parti cesarei e i parti naturali nei diversi tempi di gestazione
Tra le donne che avevano avuto un parto indotto prima della 39ma settimana c’era stato un significativo aumento del rischio di taglio cesareo. Questa situazione non si era invece evidenziata quando il travaglio era indotto dopo la 39ma settimana. Ecco perché, secondo questi ricercatori sarebbe opportuno aspettare il parto naturale e di conseguenza ricorrere ad interventi di riserva solamente quando i rischi per il bambino e la mamma superano i benefici.
Via| La Stampa
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