Si celebra il 15 agosto il Ferragosto, festività istituita dal primo imperatore romano Augusto, nel 18 avanti Cristo come ricorrenza di mezza estate e momento di riposo dalle attività lavorative.
Nel corso degli anni la festa pagana è stata trasformata festa pagana a giornata scelta dalla Chiesa per celebrare l’Assunzione di Maria come previsto dal dogma proclamato da Papa Pio XII il 1° novembre 1950. Ecco tre poesie per celebrare il Ferragosto e l’estate, Filastrocca di Ferragosto e Un bambino al mare e di Gianni Rodari, Notte d’Estate di Federico Garcia Lorca.
Filastrocca di Ferragosto di Gianni Rodari
Filastrocca vola e va
dal bambino rimasto in città.
Chi va al mare ha vita serena
e fa i castelli con la rena,
chi va ai monti fa le scalate
e prende la doccia alle cascate…
E chi quattrini non ne ha?
Solo, solo resta in città:
si sdrai al sole sul marciapide,
se non c’è un vigile che lo vede,
e i suoi battelli sottomarini
fanno vela nei tombini.
Quando divento Presidente
faccio un decreto a tutta la gente;
“Ordinanza numero uno:
in città non resta nessuno;
ordinanza che viene poi,
tutti al mare, paghiamo noi,
inoltre le Alpi e gli Appennini
sono donati a tutti i bambini.
Chi non rispetta il decretato
va in prigione difilato.
Un bambino al mare
di Gianni Rodari
Conosco un bambino così povero
che non ha mai veduto il mare:
a Ferragosto lo vado a prendere
in treno a Ostia lo voglio portare.
“Ecco, guarda, gli dirò
questo è il mare, pigliane un po’!”
Col suo secchiello, fra tanta gente,
potrà rubarne poco o niente:
ma con gli occhi che sbarrerà
il mare intero si prenderà.
Notte d’Estate
di Federico Garcia Lorca
L’acqua della fonte
suona il suo tamburo
d’argento.
Gli alberi
tèssono il vento
e i fiori lo tingono
di profumo.
Una ragnatela
immensa
fa della luna
una stella.
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