Tre poesie dedicate alla Festa del 2 giugno
Si celebra il 2 giugno la Festa della Repubblica che coincide con la nascita della nazione italiana nello stesso giorno in cui si tenne nel 1946 il referendum tra Monarchia e Repubblica.
Ed ecco 2 poesie, e una canzone, perfette anche per i bambini per riscoprire il senso della patria e della Repubblica Italiana, W Italia di Francesco De Gregori, I colori della mia bandiera di Renato Pezzani, Italia di Giuseppe Ungaretti.
W l’Italia
di Francesco De Gregori
Viva l’Italia, l’Italia liberata,
l’Italia del valzer, l’Italia del caffè.
L’Italia derubata e colpita al cuore,
viva l’Italia, l’Italia che non muore.
Viva l’Italia, presa a tradimento,
l’Italia assassinata dai giornali e dal cemento,
l’Italia con gli occhi asciutti nella notte scura,
viva l’Italia, l’Italia che non ha paura.
Viva l’Italia, l’Italia che è in mezzo al mare,
l’Italia dimenticata e l’Italia da dimenticare,
l’Italia metà giardino e metà galera,
viva l’Italia, l’Italia tutta intera.
Viva l’Italia, l’Italia che lavora,
l’Italia che si dispera, l’Italia che si innamora,
l’Italia metà dovere e metà fortuna,
viva l’Italia, l’Italia sulla luna.
Viva l’Italia, l’Italia del 12 dicembre,
l’Italia con le bandiere, l’Italia nuda come sempre,
l’Italia con gli occhi aperti nella notte triste,
viva l’Italia, l’Italia che resiste.
I colori della mia bandiera di Renzo Pezzani
Vide il bimbo cader fitta la neve.
Zolla scoperta, nudo ramoscello
fin dove l’occhio può veder, non c’era.
Uno disse: – Non c’è bianco più bello.
Oh, sì, – fa il bimbo – nella mia bandiera.
T orna l’erba a brillar di primavera
è verde il grano, verde l’alberello,
e quel lieto color loda la gente:
Non s’è mai visto un verde più ridente.
Oh, sì, – fa il bimbo – nella mia bandiera.
Giunge l’autunno. Il sole verso sera,
stupendo fuoco, incendia il cielo e il mondo,
e un uomo, contemplandolo, d’un tratto
dice: – Chi vide un rosso più scarlatto?
lo, – fa il bimbo – nella mia bandiera.
Italia di Giuseppe Ungaretti
Sono un poeta
un grido unanime
sono un grumo di sogni
Sono un frutto
d’innumerevoli contrasti d’innesti
maturato in una serra
Ma il tuo popolo è portato
dalla stessa terra
che mi porta
Italia
E in questa uniforme
di tuo soldato
mi riposo
come fosse la culla di mio padre
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