Fino a 15mila euro: questo è quanto può arrivare a costare il primo anno di vita di un bambino alla famiglie italiane.
Una cifra decisamente alta anche se in realtà, con un po’ di risparmio, si può anche arrivare a spendere quasi la metà, circa 7000euro, che non resta esattamente una cifra troppo bassa.
Il monitoraggio offerto dall’Osservatorio Nazionale Federconsumatori sui costi relativi al mantenimento di un neonato in famiglia, partendo dalla concreata constatazione che siano stati proprio i costi troppo alti ad incidere sul crollo della natalità in Italia facendo precipitare di oltre 100mila le unità di nascite negli anni della recessione che vanno dal 2008 al 2016.
Insomma molte coppie rinunciano a fare figli perché fare figli costa troppo: si parte da un minimo di 7.123,01 euro fino a un massimo di 15.348,93 euro e con un aumento medio rispettivamente del +0,7% per i costi minimi e del +1,4% per i costi massimi, rispetto al 2017.
Per poter risparmiare c’è sempre la possibilità di poter ricorrere alle vendite online e dell’usato, che garantisce risparmi piuttosto alti magari per oggetti che risultano essere praticamente nuovi.
Secondo l’osservatorio si tende a risparmiare un terzo effettuando acquisti su internet e il risparmio può addirittura arrivare al 77% in caso di acquisto di articoli usati. Senza dimenticare che oltre alle spese per il neonato devono anche essere messe in conto le spese da sostenere nel corso della gravidanza, dai test di gravidanza alle visite alle ecografie varie per un totale di circa altre 2000 euro da mettere in conto oltre a ciucci, passeggini, box, culla, abbigliamento e molto altro. E per poter in qualche modo far fronte, anche un minimo alle spese, si può usufruire di una serie di sussidi previsti come ad esempio il bonus bebè di cui possono usufruire le neo mamme, mamme adottive o affidatarie in base al proprio reddito ISEE.
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