Dispositivi mobili in classe, si cambia: la Ministra dell’Istruzione Valeria Fedeli ha presentato pochi giorni fa il decalogo per l’uso dei dispositivi mobili a scuola per poter gestire il rapporto fra tecnologia e didattica.
Un vero e proprio vademecum che sarà fornito alle scuole, ma che lascerà intatta a ogni insegnante la propria autonomia nella didattica dell’insegnamento all’interno dell’aula. Insomma: è necessario non demonizzare la tecnologia, ma sfruttarla al meglio.
È indispensabile che i ragazzi siano accompagnati nella gestione della tecnologia, ma è anche necessaria una nuova alfabetizzazione del digitale in collaborazione con la scuola e con i genitori.
Resta il no all’uso individuale del cellulare in classe nel corso delle ore scolastiche, ma è anche necessario essere in grado di poter “educare a tempi e modalità di contenuto nell’utilizzo dei device”. Il digitale “aiuta la conoscenza e l’apprendimento solo se guidato da persone preparate e competenti e non lasciando i ragazzi da soli”. Quindi no all’uso personale dello smartphone in classe anche se adesso in poi il cellulare potrà essere utilizzato secondo quando deciso dall’insegnante visto che diventa di diritto un elemento importante anche nella didattica scolastica.
Ed ecco il nuovo decalogo elaborato dal Ministero per l’uso dei dispositivi mobili a scuola.
1) Accettare il cambiamento tecnologico
2) Dotarsi di un regolamento
3) Utilizzare il wi-fi
4) Condividere la sperimentazione
5) Chiarire cosa si può fare e cosa no
6) Disabilitare le notifiche
7) E’ il docente che decide come usarli
8) Solo per uso didattico
9) Spiegare alle famiglie i motivi
10) Educare a un utilizzo etico
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