Si può allattare al seno con il capezzolo introflesso (o retroflesso)? Il capezzolo introflesso è una lieve malformazione del seno della donna che lo porta ad essere risucchiato verso l’interno della mammella in modo più o meno importante. Tra l’altro può riguardare un solo seno. Questo non compromette in alcun modo la possibilità di allattare naturalmente il proprio bambino. Occorre stare tranquille. Perché?
Occorre pensare che il bambino, per nutrirsi, deve mettere in bocca tutta l’areola anche quando il capezzolo è perfettamente sporgente. Solo così infatti il latte può fuoriuscire in quantità adeguata, stimolare la formazione di altro e al contempo la donna non corre il rischio di veder comparire le dolorosissimi ragadi del seno, piccoli taglietti che si formano sul capezzolo quando questo viene sollecitato in modo scorretto. Talvolta rimane difficile, anche perché il bambino può non attaccarsi bene. Care mamme, non disperate. E’ tutta una questione di esercizio (per voi e per il piccolo), nel proporre la fonte della pappa nel modo adeguato. Inoltre è possibile fare degli esrcizi di stiramento manuale (i cosiddetti esercizi di Hoffman) , afferrando il capezzolo tra il pollice e l’indice tirandolo verso l’esterno: almeno una ventina di volte al giorno, magari poco prima o subito dopo la poppata, quando ci si prende cura del seno: ben presto si otterranno i risultati sperati. In alternativa, si possono acquistare dei dispositivi in grado di favorire la fuoriuscita del capezzolo durante l’allattamento.Basta chiedere in farmacia o in un negozio specializzato.
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