Noci, mandorle, nocciole & Co., caratteristiche del periodo natalizio quando sgranocchiarle tra una partita a tombola o a carte diventa un vero piacere, dovrebbero essere mangiate regolarmente venendo integrate nella dieta alimentare di tutti. La frutta secca fa bene, lo dicono gli esperti e lo confermano numerosi studi. Ma i bambini? Possono mangiarla? Da quando inserirla nella loro alimentazione e come?
I piccoli possono iniziare a mangiarla già intorno ai 12 mesi. La frutta secca, come ben sappiamo, è ricca di proprietà nutritive di grande importanza. Grassi insaturi tali da fornire al nostro corpo le energie necessarie, ma anche proteine, fibre, vitamine e acidi grassi Omega 3. Rappresenta, per questo motivo, anche una preziosa alleata del sistema immunitario. Esattamente come la frutta fresca, anche quella secca può essere gustata dai più piccoli, ma con qualche dovuta precisazione.
La prima riguarda le possibili allergie. Assicuratevi che il bimbo non ne soffra. Indagate, magari, sulla presenza di casi in famiglia. Laddove non ve ne siano non dovrebbe esserci pericolo. In caso positivo, invece, provate a darla ai bimbi solo quando saranno più grandicelli. Altra caratteristica da tenere presente è il contenuto calorico: la frutta secca fa bene, è vero, ma è meglio non eccedere con le quantità.
Come farla mangiare ai bimbi? Innanzitutto dopo averla adeguatamente tritata: dare nocciole o mandorle intere ai bambini potrebbe risultare pericoloso per via di un possibile soffocamento. Potreste inserirle nello yogurt, nella purea di frutta o nell’impasto di torte e biscotti. Che ne dite, infine, di utilizzarle per la preparazione delle barrette di cereali fatte in casa? Non è difficile: potreste mescolare del riso soffiato e delle nocciole tritate unendo del miele (solo dopo il primo anno di età del bambino) o dello sciroppo d’acero.
Mangiare frutta secca in gravidanza riduce il rischio allergia
Ricetta di Cotto e Mangiato per bambini: lonza ripiena di frutta secca
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