Se vi state chiedendo dove far dormire il vostro bambino, la risposta arriva da un nuovissimo studio americano “Sids and other sleep-related infant deaths: updated 2016 recommendations for a safe infant sleeping environment”, pubblicato sulla rivista Pediatrics dall’American academy of pediatrics (Aap). Il consiglio è quello di far dormire i piccolini, per tutto il primo anno di vita, in camera con mamma e papà, ma non nel lettone. Devono stare nella loro culla.
“Sappiamo che i genitori possono essere sopraffatti quando arriva un nuovo bambino in casa, e vogliamo fornire loro una guida chiara e semplice su come e dove mettere il loro bimbo a dormire. I genitori non dovrebbero mai farlo dormire su un divano, su una poltrona o su una sedia imbottita, né da solo, né con un’altra persona. Sappiamo che queste superfici sono estremamente pericolose”.
Spiega Rachel Moon, autore principale del rapporto . Gli esperti dell’Aap hanno redatto alcune raccomandazioni per un ambiente a prova di bambino:
- far dormire il bambino sulla schiena all’interno della culla;
- evitare l’uso di biancheria da letto morbida, compresi cuscini, paraurti per le pareti della culla, coperte e peluche. Il lettino dovrebbe essere spoglio, perché questi oggetti potrebbero ostacolare la respirazione del neonato o causarne il surriscaldamento. È stato osservato che se il rischio di Sids risulta alto tra il primo e il quarto mese di vita, la presenza di cuscini e biancheria da letto ne rende elevato il pericolo anche dopo il quarto mese;
- posizionare la culla nella stessa stanza dei genitori: condividere la camera riduce del 50% il rischio di Sids. Non bisogna, però, far dormire il bimbo nel lettone per i primi sei mesi di vita, preferibilmente fino al compimento del primo anno d’ètà;
- evitare l’esposizione del bambino a fumo, alcool e droghe;
- stabilire un contatto tra la pelle della mamma e quella del neonato subito dopo la nascita per almeno un’ora, se la madre è sveglia ed è in condizioni di farlo;
- se possibile allattare il bimbo al seno. Si ritiene, infatti, che questa pratica possa proteggere ulteriormente dal rischio di Sids;
- offrire al bimbo un ciuccio nel momento del pisolino;
- non utilizzare i monitor di casa o i dispositivi commercializzati con lo scopo di ridurre il rischio di Sids.