Contrariamente a quanto si possa pensare, l’ipertensione non riguarda i soli adulti. Patologia caratterizzata dalla registrazione di valori di pressione arteriosa più alti rispetto al normale, fatti i dovuti riferimenti all’età, al sesso ed agli altri fattori determinanti, anche i bambini possono averne a che fare. Considerato il fatto che, a lungo andare, possa esplicare degli effetti negativi sulla salute dei più piccoli, specie per ciò che concerne i reni, il cuore, gli occhi ed il cervello, è bene tenerla sotto controllo.
L’ipertensione pediatrica ha assunto una portata più vasta negli ultimi anni, sicuramente anche per la maggiore attenzione prestata dai medici, spesso in presenza di obesità, con la quale è a stretto contatto.
Quali sono i sintomi dell’ipertensione nei bambini? Difficile individuarne alcuni specifici. E’ un insieme di fattori a portare alla diagnosi. Tra i più comuni, comunque, ci sono vertigini, mal di testa ed ipereccitabilità. Non solo: possono verificarsi mancanze di respiro e disturbi alla vista oltre che un certo senso di spossatezza ed affaticamento.
Come combattere l’ipertensione in età pediatrica? E’ bene includere del movimento giornaliero, sia esso una passeggiata, una partita a pallavolo o a calcio. E’ fondamentale anche un frequente controllo del peso nonchè la riduzione di sodio nell’ambito dell’alimentazione dei più piccoli.
Per ovvi motivi è importantissimo giungere ad una diagnosi precoce: si consiglia, infatti, un controllo frequente nei bambini al di sotto dei tre anni. Da tenere sotto osservazione i bimbi reduci da una degenza ospedaliera prolungata e difficile, quelli nati con problemi relativi al peso ed i piccoli con malattie cardiache congenite.
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