Se l’estate è la stagione più divertente, quella che permette di stare all’aria aperta il più possibile, che fa completamente dimenticare i libri ed i banchi di scuola, è anche vero che bisognerebbe godersela con la giusta consapevolezza. Stare sotto al sole estivo fa bene, è vero, ma nelle dovute maniere: in caso contrario, infatti, può nascondere anche delle insidie, proprio come i colpi di calore. I bambini, come ben sappiamo, ne sono particolarmente soggetti: risentono in modo particolare del caldo e ciò può comportare alcuni rischi per la loro salute.
Come riconoscere i colpi di calore nei bambini? E’ molto semplice. Le prime avvisaglie consistono in cedimenti, svenimenti e vertigini accompagnati da nausea e vomito. Nel caso di colpo di calore la temperatura corporea tende a salire. Spesso è associata a mal di testa, pelle d’oca, brividi, crampi muscolari. Non è raro che un colpo di calore possa provocare confusione mentale ed attegiamenti apparentemente insensati. In alcuni casi può verificarsi una difficoltà nella respirazione
Tutto ciò rappresenta, dunque, il classico colpo di calore il quale si differenzia da quello di sole semplicemente per il fatto che in questo secondo caso si sia verificata un’esposizione diretta ai raggi solari e come consueguenza anche la classica scottatura. I sintomi del colpo di calore tendono a peggiorare pian piano fino a giungere al culmine, con febbre pari anche a 40-41 °.
Non appena appurato che il bambino sia stato colpito da tale malessere sarà bene contattare subito il proprio medico di fiducia per capire come procedere. In ogni caso potrebbe risultare già utile mettere subito in atto le tipiche misure di raffreddamento per prestare un primo soccorso.
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