Genitori attenti all’abbronzatura dei bambini, ma ci sono ancora degli errori

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Promossi i genitori che si prendono cura della pelle dei loro bambini, anche se non mancano gli errori. Lo dimostrato un’indagine del Centro medico Santagostino di Milano, secondo il quale chi ha figli under 14, almeno in generale, si dimostra attento. Il 41,6% usa una crema con protezione da 50 in su, il 23,4% con un fattore compreso tra 30 e 50, l’11,7% tra 15 e 30, ma c’è ancora un 19,5% che usa protezioni inferiori a 6 anche per le pelli delicate dei bambini.

abbronzatura-bambini

«È fondamentale evitare le scottature in età pediatrica ed adolescenziale Numerosi studi confermano infatti che le bruciature in queste fasce di età rappresentano un importante fattore di rischio per lo sviluppo di tumori della pelle in età adulta. Circa un quinto degli intervistati utilizza una protezione che, a prescindere dal fototipo, risulta troppo bassa .Una protezione inferiore a 15-20, infatti, soprattutto nei fototipi chiari può essere inadeguata».

Ha commentato Salvatore Infusino, dermatologo del Centro. Il 40,2% degli intervistati evita di esporsi al sole nelle ore più calde, il 14,7% dichiara di usare questa precauzione solo nei primi giorni, un buon 35% valuta al momento cosa fare e il 10,2% si espone anche nelle ore più calde senza problemi.

«È invece buona norma evitare di esporsi nelle ore centrali della giornata, dalle 12 alle 16, in cui l’irraggiamento solare è al massimo dell’intensità. In queste ore l’abbronzatura è minore e ci si brucia più facilmente».

Il 75% dice di utilizzare la protezione per tutta la vacanza, il 12,4% per la prima settimana e il 10,9% solo per i primi giorni. Oltre il 23%, quindi, abbandona lo scudo solare prima del tempo.

«La protezione dev’essere usata sempre, anche quando la pelle è già abbronzata».

Il medico ricorda che la frequenza di applicazione dipende anche dal tipo di veicolo utilizzato: la crema dura di più, spray e latti hanno una minore durata protettiva soprattutto se si suda o se si fa il bagno.

 

Photo Credits | Shutterstock / Altanaka

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