Amanti del salmone arriva una buona notizia. Mangiarlo almeno due volte a settimana ridurrebbe il rischio di asma nel nascituro. E se consumare pesce durante la gravidanza era già concesso, adesso potrebbe diventare un vero piacere farlo, specie da parte delle future mamme che potrebbero trovarvi un alleato. Un recente studio condotto dal professor Philip Calder dell’University of Southampton e presentato durante il Congresso “Experimental Biology” a San Diego, proverebbe infatti come il consumo di salmone possa apportare tale beneficio.
Ovviamente, come in tutte le cose, è sempre bene non esagerare. Il salmone dovrebbe infatti rientrare nella dieta settimanale della futura mamma non più di due volte. La ricerca, nello specifico, è stata condotta su un gruppo di donne incinte alle quali sarebbe stato chiesto di mangiare tale varietà di pesce un paio di volte per settimana a partire dalla diciannovesima di gravidanza.
Non appena venuti al mondo i piccoli sono stati quindi monitorati relativamente al rischio di allergie e di asma fino ai tre anni di età. Il risultato? Dallo studio sarebbe venuto fuori che i figli delle mamme che avevano consumato salmone come da premessa, presentavano un minore rischio di essere affetti da asma rispetto ai bimbi le cui mamme, invece, non lo avevano mangiato.
Ancora una volta emerge quanto l’alimentazione della futura mamma svolga un ruolo fondamentale non solo per la salute della stessa, ma anche per quella del bebè e nella prevenzione di molte malattie che potrebbero colpirlo. Non dimentichiamo come il salmone, nello specifico, sia caratterizzato da molteplici proprietà benefiche tra le quali l’importante azione nell’abbassare il colesterolo, nel prevenire alcuni tumori e nel proteggere il sistema cardiovascolare.
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