Non c’è bisogno che Leonardo DiCaprio ci dica che il surriscaldamento globale è un’emergenza, anche se il gesto è stato apprezzabile e apprezzato. L’ambiente in cui viviamo è il nostro futuro e di questo clima così avvelenato i primi a farne le spese sono proprio i nostri bambini.
I bambini nati in questo periodo storico, magari a seguito di gravidanze che hanno affrontato grandi sbalzi termici, sono venuti al mondo più bassi e leggeri rispetto a quelli che si sono sviluppati in un contesto climatico più regolare.
È la conclusione a cui approda uno studio pubblicato sulla rivista `World Development´ e condotto da ricercatori della statunitense World Bank e del tedesco Institute for the Study of Labor. Questi sbalzi climati ci hanno ridotto il peso alla nascita di circa 4 grammi. L’esposizione a moderate impennate di freddo durante il primo e il secondo trimestre di gravidanza ha invece ridotto la lunghezza dei piccoli alla nascita di circa 0,014-0,018 centimetri.
Oggi non ci sembra nulla, ma in futuro potrebbe avere un impatto incredibile sulla nostra fisicità. Dopo essere cresciuti in altezza, l’uomo inverte le curve e torna a rimpicciolirsi. Il team ha utilizzato i dati climatici dell’University of East Anglia per confrontare le informazioni su ogni nascita con la temperatura durante i vari trimestri di gravidanza, identificando così un effetto potenzialmente dannoso dei cambiamenti climatici, una realtà con cui oggi tutto il mondo fa i conti. Mabel Andalon dell’Institute for the Study of Labor, secondo quanto riporta online il `Telegraph´, ha commentato:
I risultati mostrano come i neonati siano vulnerabili alle condizioni ambientali e hanno implicazioni per la politica.
Non possiamo più fare finta di niente, la verità è sotto i nostri occhi. aumentano i casi di tumore, aumentano le allergie ed è vero che è aumentata anche l’aspettativa di vita, ma qual è il prezzo che dobbiamo pagare?
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