Il primo consiglio che si dà a una donna in gravidanza è quello di mangiare bene. Che cosa vuol dire mangiare bene? Un po’ di tutto senza esagerare. Evitate quindi di consumare troppo pesce. Con più di tre porzioni a settimana, infatti, aumenta il rischio che il bimbo vada incontro a una crescita troppo rapida nei primi anni di vita e soprattutto a sovrappeso o obesità.
A sostenere questa tesi è una ricerca dell’Università di Creta, in Grecia, pubblicata su Jama Pediatrics. Gli studiosi hanno esaminato i dati relativi a 26.184 donne in gravidanza, tratti da studi americani ed europei, e i bambini sono stati seguiti fa all’età di sei anni. Dai risultati è emerso che quando le mamme consumavano più di tre porzioni di pesce a settimana i loro bambini risultavano all’età di 2, 4 e 6 anni avere valori di indice di massa corporea (Bmi) più alti rispetto a quelli di mamme che consumavano meno pesce.
Non è tutto. Un consumo elevato di pesce in gravidanza era inoltre associato a un aumentato rischio di uno sviluppo rapido dalla nascita fino ai due anni e di obesità o sovrappeso a 4 e 6 anni, rispetto al consumo di una porzione o meno a settimana. Gli effetti erano maggiori sulle femminucce che sui maschietti. Insomma anche il pesce può non fare benissimo. Ma da che cosa dipende? Ecco la spiegazione degli autori:
“La contaminazione da inquinanti ambientali presenti nel pesce potrebbe fornire una spiegazione per l’associazione osservata tra alta assunzione di pesce durante la gravidanza e l’aumento dell’obesità nell’infanzia“.
La Food and Drug Administration statunitense e la Environmental Protection Agency consigliano il limite di tre porzioni di pesce a settimana, per limitare l’esposizione del feto al metilmercurio. Purtroppo questo è il vero problema, quindi ricordate la regola: un po’ di tutto, senza eccessi.
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