Tra le indisposizioni più frequenti nella prima infanzia c’è la quinta malattia. Essa colpisce solitamente i bambini tra i 3 ed i 12 anni di età ed è facilmente riconoscibile per via del fatto che si manifesti attraverso un’eruzione cutanea che appare come una macchia di colore rossastro dapprima sul viso e successivamente sull’addome e sugli arti. Solitamente non comporta complicazioni. Essa è causata da un virus, il Parvovirus B19, ed è nota anche sotto il nome di eritema infettivo. Vediamo, nel dettaglio, quali sono i sintomi.
Come accennato sopra, tra i primissimi segnali dell’insorgenza della quinta malattia c’è un rossore diffuso sul viso del bambino che fa apparire le guance come fossero state appena schiaffeggiate. Queste risultano calde e rosse mentre il resto del viso è freddo e pallido. Inizialmente è la sola parte interessata, ma in poco tempo anche il tronco, le braccia e le gambe tendono ad assumere tale aspetto.
Le chiazze possono comportare un fastidioso prurito. Può accadere anche che, dopo una settimana dalla comparsa delle macchie, il bambino venga colpito da uno stato influenzale accompagnato o meno da febbre e stanchezza oltre che mal di testa e dolori ai muscoli.
La quinta malattia dura generalmente 10 giorni circa. Nei casi più fortunati può andare via nel giro di un paio di giorni, in quelli più ostinati anche dopo un mese. Solitamente guarisce da se, senza la necessità di utilizzare farmaci a riguardo. Può accadere che nei mesi successivi si possa assistere ad una “ricaduta” con la ricomparsa dell’esantema, specie in presenza di alcuni fattori.
Una curiosità riguarda il suo nome che è tale in quanto tale malattia è stata proprio la quinta malattia esantematica ad essere stata affrontata e descritta nella storia della medicina. Leggete anche Sesta malattia in gravidanza, cosa fare? e la sesta malattia, sintomi e cure.
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