I bambini non devono essere aiutati nei compiti a casa

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I bambini devono essere aiutati nei compiti a casa? Questo è uno dei grandi interrogativi dei genitori, che quando si ritrovano con bimbi alle scuole elementari spesso non sanno come comportarsi. C’è chi si prodiga e a volte si sostituisce al piccolo studente e chi invece se ne lava le mani. In realtà i bambini non dovrebbero essere aiutati.

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Uno studio americano da poco pubblicato ‘The Broken Compass: Parental Involvement With Children’s Education’ (Robinson&Harris – fonte ), afferma che l’intervento dei genitori nelle attività scolastiche è nella maggior parte dei casi semplicemente inutile, in altri addirittura dannoso. Gli studiosi hanno sondato diversi frangenti in cui i genitori si inseriscono nel percorso scolastico dei figli. Che cosa è emerso? I genitori più interventisti non hanno aiutato realmente il successo scolastico dei figli.

I nostri figli hanno i compiti da fare, e, punto molto importante, li devono fare loro… Se un senso i compiti ce l’hanno è quello di aiutare a consolidare degli apprendimenti, stimolare autodisciplina e responsabilizzazione, e l’intervento continuo dei genitori da questo punto di vista ha molteplici svantaggi.

Ha spiegato rivista pediatrica UPPA , il pedagogista Daniele Novara. I genitori devono accettare che fare i compiti può essere faticoso (a volte anche un impegno superiore a quanto non si ritenga necessario per i ragazzini). Questo però non è un invito a voltarsi dall’altra parte: è proprio il compito dei genitori “legittimare l’importanza dell’impegno”. Monitorare va bene, aiutare un po’ meno se significa ‘risolvere’ i quesiti: se ci si accorge che il bimbo non capisce qualcosa, lo si deve invitare a rivedere la regola o la lezione, non suggerirgli la risposta esatta. Nemmeno la correzione a fine compiti è particolarmente utile: è la maestra, nel contesto scolastico, che troverà gli errori, li correggerà, e provvederà, se necessario, a rispiegare quello che non è stato compreso.

 

Photo Credits | Shutterstock / OZMedia

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