Il bambino non mangia, non cresce bene e siete preoccupati? L’ Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, in occasione della giornata mondiale dell’alimentazione, ha lanciato il progetto “Mio figlio non mangia” con uno sportello telematico cui inviare la segnalazione del problema attraverso un diario alimentare del proprio figlio, che sarà valutato da uno staff di nutrizionisti.
La casella di posta elettronica è [email protected]. È previsto anche un gruppo chiuso su Facebook nel quale le famiglie condivideranno le proprie esperienze con il nutrizionista e sul profilo Facebook ufficiale dell’Ospedale un appuntamento a cadenza quindicinale con gli specialisti. Gli esperti dell’ospedale hanno inoltre elaborato un decalogo per aiutare i bambini ad avvicinarsi a cibi nuovi.
- Tutta la famiglia deve cercare di avere lo stesso tipo di alimentazione.
- Gli alimenti devono essere riproposti più volte, cucinati in maniera differente. È importante non presentare lo stesso piatto in maniera continuativa, ma farlo a distanza di tempo.
- Gli adulti non devono costringere il bambino ad assaggiare un alimento con forza, perché ciò può accrescere l’avversione. Proporre un premio non lo porta a consumare volontariamente il cibo, piuttosto a sovra-alimentarsi solo per ottenere il premio.
- L’orario del pasto deve essere rispettato ed è opportuno che tutta la famiglia mangi alla stessa ora e alla stessa tavola.
- Il pasto è un momento importante, occorre invitare il bimbo a spegnere la televisione e ad allontanare i giochi.
- Organizzare un percorso di familiarizzazione col cibo
- Rendere partecipe il bambino nel momento della spesa, lo farà sentire padrone delle proprie scelte.
- Cucinare insieme. Deve poter prendere confidenza attraverso i 5 sensi in un percorso di “amicizia” con il “nuovo”: lavare, sbucciare, tagliare e inventare ricette insieme a mamma e papà.
- Assaggiare insieme. Dopo aver preparato insieme il piatto, mangiare qualcosa che il bambino ha visto nascere può fargli vincere la paura di cibi nuovi.
- La cucina diventa una festa. Prendere un cappellino da chef e rendere partecipe il bambino
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