Tutti pronti per partire per l’estate? Un oggetto che non mancherà nella valigia di moltissimi ragazze è il tablet. Ci sono piccoli che giocano in macchina durante il viaggio, piccoli che si concentrano a tavola, così i genitori riescono a cenare in santa pace, e piccoli invece che lo usano per fare i compiti, leggere o giocare. Come si faceva prima, senza tablet? Questo piccolo strumento deve però essere utilizzato con un po’ di attenzione.
La Curtin University di Melbourne, Australia, sta conducendo uno studio che mira a scoprire la reale diffusione di queste apparecchiature, capire l’impatto che queste possono avere sull’apparato muscolo-scheletrico dei bambini, e quindi la giusta quantità di tempo che i piccoli possono trascorrere in tutta sicurezza davanti agli schermi per non risentirne quando saranno grandi.
Durante la ricerca è emerso che più del 40% dei genitori intervistati hanno ammesso di lasciare i figli di fronte agli apparecchi elettronici per sedarli un po’. Bisogna però fare attenzione perché stare sempre piegati su smartphone e tablet può danneggiare la colonna vertebrale.
L’esperta Spephanie Cassidy fa notare che il dolore che talvolta i bambini presentano nelle regioni del collo e della schiena è proprio il modo che il corpo ha per “lamentarsi” di posture e di atteggiamenti fisici che non sono salutari. Quindi? Il tablet dovrebbe essere usato in generale per un massimo di mezz’ora al giorno. I bambini da 0 a 2 anni non devono neanche avvicinarsi, mentre bisogna limitare a un’ora totale il quantitativo di tempo che quotidianamente i bambini dai 2 ai 5 anni trascorrono davanti a uno schermo, tv compresa.
I dati raccolti dimostrano invece il 60% spende fino a un’ora utilizzando tablet o telefoni cellulari durante la settimana, valore che cresce del 10% durante i week end. Senza considerare che ormai molte scuole utilizzano tablet al posto di quaderni e matite (il 70% solo nel Regno Unito).
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