Credo sia il sogno di ogni mamma quello di vedere i propri figli crescere in un luogo immerso nel verde, a contatto con la natura e con i coetanei; un sogno che per molte mamme sembra destinato a diventare una splendida realtà. Sono sempre più numerosi infatti, soprattutto nel nord della penisola, i cosiddetti agriasili veri e propri asili nido ospitati presso aziende agricole.
All’interno di queste strutture, dotate di tutto quanto necessario all’accoglienza dei piccoli ospiti, i bambini hanno non solo l’opportunità, negata loro dal fatto di vivere in un contesto urbano, di conoscere i ritmi della natura e stare a contatto con gli animali, ma anche di nutrirsi di cibi genuini prodotti direttamente nell’orto dove ogni giorno si svolgono le attività di gioco ed educative che li vedono protagonisti (per non parlare poi della qualità dell’aria che respirano!)
I primi agriasili sono sorti già qualche anno fa in Veneto e in Piemonte e molti di essi sono sostenuti da un progetto di Coldiretti; tutti rappresentano un eccellente punto d’incontro fra l’esigenza dei genitori di garantire ai figli uno spazio di accoglienza salubre anche sotto il profilo alimentare mentre sono al lavoro e la necessità di valorizzare l’azienda agricola proponendo un servizio che vada al di là del turismo mangereccio di passaggio.
A onor del vero, questo tipo di struttura nasce anche, e soprattutto, dalla necessità di garantire servizi di accudimento adeguati per i piccoli le cui famiglie vivono e lavorano in aree rurali e montane, tradizionalmente poco provviste di strutture di accoglienza per la prima infanzia, ma probabilmente se ne sorgessero molti altri in zone limitrofe alla città sono certa che molte mamme, anche cittadine, prenderebbero in considerazione l’idea. Non sarebbe bello se almeno i nostri cuccioli riuscissero a fuggire per qualche ora dal caos cittadino e fare quelo che ormai per molti di noi è solo un salto indietro nel tempo?