L’arrivo di un bebè sconvolge i ritmi e la vita di una famiglia. L’attenzione, almeno nei primi tempi, viene riservata completamente al nuovo arrivato ed amici e parenti, nel tentativo di dare una mano, non fanno altro che dispensare consigli e suggerimenti. Una neomamma per forza di cose si ritrova a dovere affrontare un periodo particolarmente stressante dopo la gravidanza. Ciò comporta il fatto che necessiti di supporto sia di natura pratica che morale. Non è semplice affrontare la vita da mamma, e solo chi ci è passato può capirlo. Come aiutarla, dunque? Ecco dei consigli pratici.
L’ideale sarebbe che a coadiuvarla siano persone fidate, con le quali si abbia un certo grado di confidenza, come mamme, sorelle, suocere o cognate. L’importante sarà non prevaricare la mamma ma attenersi alle sue “direttive”. In fondo viziare un bambino venuto al mondo da pochi giorni non sarebbe il massimo ed abituarlo a stare sempre in braccio constringerebbe la mamma (ed il papà) a passare ore ed ore a cullarlo nella speranza che si calmi o si addormenti.
Il post partum, come ben sappiamo, è un periodo particolarmente stressante sia dal punto di vista fisico (la stanchezza derivante dai nove mesi precedenti si somma alle notti insonni passate ad allattare o ad affrontare le temute colichette) che dal punto di vista morale: ritmi serrati, pochissimo tempo da dedicare a se stesse e tranquillità messa da parte almeno per un po’.
Ma aiutare una neomamma è possibile: basterebbe semplicemente accudire il bambino mentre lei riposa qualche ora o prepararle un buon pranzetto mentre lei si stia dedicando ad altro. Un aiuto pratico può consistere anche nell’aiutarla con le faccende domestiche: state sicuri che apprezzerà. Ma volendola proprio far felice ci si potrebbe offrire di stare in casa con il bambino anche solo un’ora per far si che abbia il tempo di fare una passeggiata o prendere un te con le amiche.
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