Le allergie sono un vero problema per la nostra società e purtroppo quelle primaverili arrivano puntuali come un orologio. Pensate che secondo i dati diffusi dall’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, ci sono almeno milione e mezzo di bambini e ragazzi con allergie nasali e pollinosi. Il fenomeno, nel nostro Paese, esplode di solito tra marzo e aprile, quando cipressi, mimose, ulivi, parietarie e graminacee rilasciano i loro pollini in grande quantità. Come riconoscerle e difendersi?
Considerate che di solito si manifestano con raffreddori e asma. Di norma questi disturbi sono più forti la sera, rispetto al mattino. Nelle giornate di pioggia si sta meglio. E’ inutile utilizzare dei farmaci antivirali o decongestionati. Evitare in primavera i prati, i campi coltivati e i terreni incolti.
- Evitare, se possibile, nel periodo critico di andare o vivere in campagna. Evitare le gite nelle ore mattutine, soprattutto nei giorni di sole con vento e tempo secco.
- Scegliere le ferie preferibilmente nel periodo in cui sono più forti i disturbi, per recarsi al mare o in alta montagna. Ricordare che nelle medie altitudini (600-1000 metri) le stesse piante liberano i pollini circa un mese più tardi rispetto alla pianura.
- Evitare per le vacanze le zone di aperta campagna. Preferire per le passeggiate il sotto bosco dove, più difficilmente giunge il polline.
- In auto, se possibile, tenere i finestrini chiusi e accendere, dopo aver verificato la pulizia dei filtri, i sistemi di condizionamento.
- Nel periodo critico praticare sport preferibilmente in luoghi chiusi, palestre e piscine coperte.
- Non tagliare l’erba del prato nel periodo di malessere e non sostare nelle vicinanze quando altri tagliano, o hanno tagliato l’erba.
- Nel periodo critico evitare la bicicletta o il motorino. Possono essere utili mascherine a copertura di bocca e naso. Indossare occhiali da sole. Cappelli con visiera.
- Durante la stagione pollinica, cambiarsi i vestiti rientrando in casa, fare lavaggi endonasali, doccia e sciacquare il viso e i capelli.
- Evitare il contatto, con il fumo di tabacco e in quel periodo, anche con polveri o peli di animali domestici.
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