La nascita prematura è nel mondo la principale causa di morte neonatale. Si stima che ogni anno 1 bambino su 10 nasca prematuro. In Italia, in particolare, sono circa 50.000 i bambini nati pretermine i quali, per forza di cose, dal momento della loro venuta al mondo devono lottare contro i rischi legati alla propria condizione che li rende sicuramente più esposti ad eventuali complicanze a breve e lungo termine sotto il punto di vista infettivo, neurologico e respiratorio.
I neonati prematuri sono, per definizione, quelli nati prima della 37esima settimana di gestazione caratterizzati da un peso inferiore ai 2 chili e mezzo. E se è vero che il numero di nascite pretermine sia in aumento è anche vero che la sopravvivenza dei bambini prematuri vada sempre più migliorando, ciò grazie ai progressi scientifici. Tra le cause di un parto prematuro possono essere annoverate, tra le altre, lo stile di vita e l’età avanzata della mamma ed alcune patologie legate alla gravidanza, come ad esempio l’ipertensione.
Con lo scopo di far si che, a livello mondiale, la consapevolezza e l’informazione a tal proposito aumentino verrà celebrata lunedi 17 novembre prossimo la Giornata Mondiale della Prematurità, promossa dalla European Foundation for the Care of Newborn Infants. Obiettivo della giornata sarà altresì quello di sensibilizzare le donne sulle possibilità esistenti a livello di prevenzione e trattamento delle complicazioni legate ad un parto prematuro. L’arrivo di un neonato venuto al mondo prima del termine stravolge necessariamente la vita di una famiglia, la quale viene colta impreparata a tale evento.
La Giornata Mondiale della Prematurità punta a coinvolgere non solo le mamme ma anche i papà nei processi relativi all’assistenza del neonato facendo si che non solo acquisiscano le competenze necessarie alla cura fisica del proprio bambino ma riescano ad affrontare al meglio, anche sotto l’aspetto emotivo e psicologico, questa nuova e non semplice situazione.
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