Anche i neonati prendono il raffreddore. È un virus molto comune e ogni inverno miete diverse vittime. Se per noi un raffreddamento è semplicemente un piccolo disturbo, per un bambino di pochi mesi può essere qualcosa di più. Non voglio mettervi in allarme, semplicemente avvisarvi e rassicurarvi. Il principale problema è la respirazione.
Il nasino chiuso e il catarro creano difficoltà di respirazione. Il bimbo non riesce quindi a riposare e rischia di andare in apnea. La cosa più importante da fare è liberare il naso. Come si fa? con la pulizia del nasino. È anche una tecnica preventiva per evitare che si ammali. Dovete spruzzare nelle narici, con una siringa o con le apposite fialette di plastica, della soluzione fisiologica: l’acqua dovrebbe entrare da una parte e uscire dall’altra. Considerate che questo procedimento, nella routine del bimbo andrebbe fatto tutte le sere. Se ha il raffreddore, arrivate anche a tre volte al giorno.
In caso di catarro molto forte, esistono anche gli aspiratori nasali, che sono abbastanza pratici per eliminare in modo meccanico il muco. La situazione non migliora? Il terzo step si chiama aerosol. I piccolini non lo fanno molto volentieri ed è difficile capire quanto riescano a respirare. Utilizzate anche in questo caso la soluzione fisiologica. Non dovete aggiungere farmaci, come fluidificanti o cortisonici, che non hanno alcuna documentata efficacia. Inoltre, considerate che nel bebè smuovere troppo velocemente il catarro può essere quasi pericoloso.
Per quanto riguarda invece la febbre, si somministra la tachipirina se supera i 38/38.5. La dose in gocce dovrebbe essere di circa 3 ogni chilo, conviene però sentire il vostro medico di base. Non prendete mai iniziative personali, quando si tratta di farmaci. La cosa migliore è affidarsi al medico che deciderà la procedura e la terapia da seguire. Non dimenticate però il lavaggio nasale, quello è fondamentale.
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