Per crosta lattea si intende un disturbo frequente nei neonati e nei bambini molto piccoli, che generalmente inizia a comparire sul capo a partire dalla seconda settimana di vita e che scompare più o meno intorno al terzo mese. Si caratterizza per la presenza di squame che hanno un aspetto simile alla forfora. A differenza di queste però risultano ben salde sulla cute. Può accadere che la crosta lattea ricompaia con il passare degli anni, intorno ai 4 ed ai 10, anche nel caso in cui non se ne sia già sofferto in passato. La crosta lattea altro non è che una forma di dermatite seborroica dovuta alla produzione di sebo in eccesso: il suo nome esatto è “dermatite seborroica infantile”.
Nonostante in commercio esistano diversi prodotti specifici nella cura della crosta lattea, è sempre preferibile iniziare a tentare di trattarla con dei rimedi naturali. Tra questi uno dei più efficaci consiste nel ricorso agli olii vegetali. Quelli indicati sono il comune olio di oliva, preferibilmente un tipo leggero, e quello di mandorle dolci, meglio se bio, contenente cioè solo ingredienti naturali e certificati. Delle valide alternative sono costituite dall’olio di riso e di borragine. Applicandoli sulla zona interessata ed effettuando dei massaggi delicati le croste vengono ammorbidite.
E’ importante, comunque, curare al massimo l‘igiene, mantenendo la zona pulita, lavando il capo del bimbo almeno ogni due giorni. Un composto che può essere utilizzato a riguardo si prepara con i fiori di camomilla che vanno inseriti all’interno di un vasetto e coperti con dell’olio di mandorle dolci. Dopo un riposo di circa 30 minuti potrà essere utilizzato per massaggiare la cute del bimbo. Utile infine può risultare l’utilizzo di pettini appositi con i denti arrotondati, ai quali si può ricorrere per rimuovere bene le croste. Quì tutto quello che c’è da sapere sulla dermatite atopica mentre quì i chiarimenti su cos’è e come si cura la dermatite perianale.
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