Che il Carnevale sia una delle feste più amate dai bambini è un dato di fatto. Permette loro di travestirsi in modo da poter essere, per qualche giorno, il proprio eroe, sia esso un personaggio dei cartoni che delle fiabe. Ma non tutti i bambini, di fronte tale ricorrenza, reagiscono allo stesso modo, e non per tutti, vedere sfilare per strada, seppur tenuti per mano dai propri genitori, una serie di personaggi non sempre rassicuranti, diventa piacevole. Nei casi estremi, addirittura, può diventare una vera e propria problematica, motivo, appunto, di paura.
Il mascheramento può infatti non essere capito appieno dal bambino e ciò può comportare in lui un grande disagio che spesso può tramutarsi in timore. Non in tutti infatti il passaggio tra finzione e realtà è di immediata comprensione. Da quì può derivare una forma di turbamento nei piccoli, che può essere tenuto a bada e sconfitto con i dovuti accorgimenti da parte dei genitori.
Bisognerebbe fare capire loro la temporaneità del fatto che, in un contesto in cui tutti fingono di essere qualcun altro, in maniera del tutto innocua, anche lui possa travestirsi, diventando così, ma solo per gioco, un personaggio diverso, ma che tale operazione si riconduce a spazi e tempi ben determinati. Niente forzature dunque, che potrebbero ottenere l’effetto indesiderato di provocare ansie e timore in un momento un cui invece la parola d’ordine dovrebbe essere divertimento.
Per quanto rigurda i bambini un po’ più grandi invece basterà consigliarli sulla scelta del costume da indossare, preferibilmente un personaggio o un supereroe foriero di valori positivi. Per fare ciò non sarà necessario spendere troppo e neanche ricorrere alla maschera perfetta, al bambino non serve, ha già la fantasia necessaria per sopperire ad ogni eventuale mancanza del travestimento indossato. Non solo, la scelta del costume condivisa con i genitori non potrà che costituire un momento unico, in cui i bambini potranno comunque esercitarsi in azioni concrete che mettano in moto la loro creatività.
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