Numerose donne non riescono a portare a termine la gravidanza perché, soprattutto nel primo trimestre, può verificarsi quello che viene identificato come aborto spontaneo. La perdita del feto è un fenomeno fisiologico e in Gran Bretagna si calcola un’interruzione ogni sette gravidanze. Secondo un nuovo studio danese, il 25 percento degli aborti potrebbe essere evitato. In che modo? Usando il buon senso.
Alla ricerca hanno preso parte più di 90 mila donne in attesa e i dati hanno dimostrato che un quarto degli aborti potrebbe essere prevenuto facendo attenzione a semplici regole. Prima di tutto attenzione al peso: è fondamentale curare l’alimentazione. Bisogna seguire una dieta bilanciata, dire addio alla sigaretta e all’alcol (e assicurarsi che il partner faccia la medesima cosa o che almeno non fumi in casa), evitare i turni notturni sul lavoro e non posticipare troppo la gravidanza. L’età avanzata, purtroppo, è un fattore di rischio, forse si tratta del fattore più frequente.
Durante lo studio, è emerso che il 3,5 percento di tutte le gravidanze si era conclusa con un’interruzione spontanea. Le donne hanno accettato di farsi intervistare in momenti diversi della dolce attesa e hanno spiegato lo stile di vita e se in passato hanno avuto degli aborti. Questa ricerca da un punto di vista scientifico non dice nulla di nuovo, ma dà degli elementi significativi e mette in luce la responsabilità della donna.
Essere gravide non vuol dire essere malate ed è vero che durante i novi mesi bisogna continuare normalmente con la propria vita, è vero anche che è fondamentale avere più rispetto del nostro corpo, riposare, correggere le cattive abitudini e fare attenzione ai fattori di rischio. Avere un figlio è un impegno che non parte con la nascita, ma con il concepimento. E soprattutto, nel bene e nel male, non termina mai… conviene sfruttare la gravidanza per farci l’abitudine.
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