Quanti parti difficili ci sono stati? Quante donne sono state spinte oltre il limite? Forse il famoso forcipe e la moderna ventosa possono andare in pensione, perché c’è un nuovo dispositivo, di ultimissima generazione, che può sostituirsi a questi due strumenti ed è privo di rischi. L’idea è di un meccanico argentino, tale Jorge Odòn, che ha avuto l’idea guardando il funzionamento di un cavatappi su Youtube.
Il meccanico ha realizzato nella sua cucina un prototipo che ha già ricevuto due importanti premi, dalla United States agency for International development e dalla Grand Challenges canadese. E ora anche Organizzazione mondiale della sanità (Oms) lo ha approvato perché gli esperti si sono proprio resi conto che questo “cavatappi della nascita” può essere una vera e proprio rivoluzione, che in futuro permetterà di salvare tanti bambini ma anche di evitare molti cesarei.
Come funziona? Immaginate un manicotto gonfiabile di plastica lubrificata che, avvolto intorno alla testa del bambino e poi gonfiato, tira fuori il nascituro senza rischi. Antonio Starita, dirigente medico a Ginecologia ed ostetricia del San Camillo di Roma, a LaRepubblica ha dichiarato:
Al contrario di forcipe e ventosa, non provoca alcun trauma perché è soffice. E’ assolutamente promettente e da verificare sul campo.
Il dispositivo è stato sperimentato in più Paesi e in Italia è stato coordinato dall’Università di Perugia. Tutto assolutamente sicuro. Ora, prima di meditare su questa nuova tecnica del futuro, sarebbe bello, che voi mammine ci raccontaste il vostro parto: com’è andato? È stato doloroso? Avete avuto quella che alcuni definiscono esperienza orgasmica? Ci interessa soprattutto sapere se il ginecologo è stato costretto a usare il forcipe (oggi nei Paesi occidentali è quasi in disuso) o la ventosa. Potrebbe essere subentrata una stanchezza tale per la mamma da impedirle di spingere e un aiutino può essere stato indispensabile.
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