Nell’immaginario collettivo rappresenta l’emblema della golosità. Alimento al quale difficilmente si riesca a resistere, piace molto anche ai più piccoli, ma il cioccolato si può dare ai bambini? Secondo molti la giusta regola starebbe nel mezzo: si potrebbe fare mangiare ma con moderazione, ovvero non tutti giorni. Anche se i risultati degli ultimi studi in merito gli attribuirebbero proprietà benefiche sui bambini addirittura ancora non venuti al mondo. In particolare sarebbe stato provato che a partire dai 6 mesi di vita, i figli delle donne che durante la gravidanza abbiano consumato giornalmente piccole quantità di cioccolato, sarebbero risultati più sereni, in base al numero dei sorrisi registrati a partire da tale periodo.
Non solo, a beneficiarne sarebbero anche le mamme: il cioccolato infatti combatterebbe l’anemia, diminuirebbe il tasso di colesterolo cattivo (strano ma vero) ed aiuterebbe a regolarizzare la pressione del sangue, che durante la gravidanza, come ben sappiamo, può portare numerosi disturbi. Tra le sue qualità risapute, invece, il fatto che aiuterebbe a migliorare l’umore grazie al triptofano, amminoacido che gioca un ruolo fondamentale nella produzione della serotonina.
Ma, come detto prima, se ne consiglia un’assunzione moderata anche perchè se consumato in dosi eccessive, nei bambini molto piccoli il cioccolato può provocare un’euforia tale da portare ad uno stato di eccitazione: evitate dunque di darlo ai vostri figli in prossimità della messa a letto o del riposino pomeridiano.
Non dimentichiamo infine le proprietà nutrizionali: è ricco di magnesio e di fosforo da un lato ma anche di grassi e zuccheri dall’altro. In medio stat virtus dunque, fatelo mangiare ma nelle giuste quantità e mai senza esagerare. Dovendo scegliere sarà bene optare per un cioccolato di ottima qualità, prodotto quindi a partire dal burro di cacao, e possibilimente fondente. Meglio comunque evitare di darlo prima dei 18 mesi, in quanto fegato e reni dei neonati non sono ancora sufficientemente sviluppati per digerirlo al meglio.
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