Il papilloma virus è sempre più diffuso e purtroppo si tratta di un virus pericoloso, perché espone al rischio tumore. In questi giorni è partita la nuova campagna di Donne in rete onlus “W – viva il vaccino”, attraverso cui si vuole sensibilizzare uomini e donne a proteggersi dal HPV. Secondo i dati dell’Istituto Superiore di Sanità, il 75% delle donne sessualmente attive si infetta nel corso della propria vita con un virus Hpv di qualunque tipo e più del 50% con un tipo ad alto rischio tumore. Il problema principale problema è la mancanza di sintomi, che molto spesso accompagna l’infezione e che rende davvero complicata la diagnosi.
Non è tutto. secondo i dati raccolti, durante i controlli ginecologici, le donne fino al 16 percento sono entrate in contatto con un tipo di papilloma e la percentuale aumenta fino al 54 percento se la diagnosi di citologia anormale, per raggiungere il 96% in caso di displasia severa o oltre. A dimostrazione che ovviamente non tutti gli Hpv portano al cancro, ma che quando viene diagnosticato un tumore all’utero nella stragrande maggioranza è causato da questo virus. Gian Vincenzo Zuccotti, Direttore U.O. Pediatria dell’Ospedale Luigi Sacco di Milano, ha commentato:
Esistono pochi virus legati allo sviluppo dei tumori: l’hpv è uno di questi. Eppure è importante farlo, dato che è considerato più pericoloso anche del fumo e dell’alcol. Sono necessarie informazioni e prevenzione anche per l’uomo: per loro non esistono test di screening, e spesso ignorano anche la stessa malattia. Un’ultima precisazione: la vaccinazione da sola non basta, perché questa garantisce uno stato di salute pari al 75%.
Più vaccini per tutti, anche per i maschietti, anche perché le infezioni si passano tra lui e lei durante i rapporti sessuali ed è corretto proteggere entrambi i partner. Ricordiamo che il carcinoma della cervice uterina (collo dell’utero) è il secondo tumore più diffuso nelle donne e colpisce ogni anno 3.500 donne e causa 1.000 decessi in Italia.