È ufficiale, siamo in autunno e con il cambio di stagione, ci sarà anche un ritorno dell’indisposizione più classica: l’influenza. Il Ministero della Salute ha diffuso una circolare con le indicazioni per prevenire il problema e soprattutto per favorire la vaccinazione tra i cittadini di tutte le età, soprattutto quelli maggiormente a rischio, come i bambini, le donne in gravidanza e gli anziani. Il dotto Giuseppe Di Mauro, Presidente SIPPS, ha diffuso qualche consiglio.
L’influenza è una delle più comuni malattie nel mondo e, al tempo stesso, rappresenta una potenziale minaccia di pandemia. E’ un grave problema che affligge la Sanità Pubblica a causa della ubiquità, contagiosità e variabilità antigenica dei virus influenzali, oltre all’esistenza di serbatoi animali e delle possibili gravi complicanze. Siamo convinti che la vaccinazione antinfluenzale rappresenti il mezzo più efficace e sicuro per prevenire la malattia e le sue complicanze.
Ogni anno purtroppo vengono colpiti da sindromi simil influenzali (ILI) circa 5 milioni di soggetti. Chi sono i veri soggetti deboli? I bambini e adolescenti fino ai 14 anni contraggono di più e per primi l’infezione, anche a causa dello stile di vita (per esempio andare a scuola, frequentare luoghi chiusi ecc). Quando bisogna vaccinarsi? Non bisogna precorrere i tempi, ma neanche aspettare troppo. Il vaccino antinfluenzale è indicato nel periodo che va da metà ottobre a fine dicembre.
Ricordiamo che una fascia di popolazione ha diritto alla vaccinazione gratuita: sono le persone con un’età superiore a 65 anni o che possono andare incontro a complicanze in caso di malattie, le donne che al momento della diffusione del virus siano al secondo e al terzo trimestre di gravidanza e i piccoli con meno di sei anni. Ovviamente si tratta di una piccola puntura che potrebbe essere un valido aiuto per tutti: vaccinarsi non vuol dire non ammalarsi, ma magari fare una forma più leggera.
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