Lo pneumococco è un batterio che può determinare malattie come polmonite, otite, sinusite, fino ad arrivare, nei casi più gravi alla meningite; per questo è estremamente consigliato dai medici di vaccinare i bambini contro lo pneumococco, soprattutto quando iniziano ad andare al nido o alla materna.
Questo batterio si trasmette per via aerea e l’infezione può colpire persone di ogni età, anche se i bambini al di sotto dei due anni sono i soggetti più a rischio. Come dicevamo, le manifestazioni più importanti dell’infezione causata dallo pneumococco sono la sinusite, la polmonite e l’otite; per evitare queste malattie, l’unica soluzione è vaccinare il bambino, ed è raccomandato farlo sia che il bambino frequenti o meno l’asilo, perché il germe non colpisce esclusivamente nei luoghi affollati.
Il vaccino contro lo pneumococco deve essere acquistato in farmacia e somministrato dal pediatra; attualmente, il Servizio Sanitario Nazionale lo assicura gratuitamente solo ai bambini che nascono con delle malformazioni. I piccoli possono essere vaccinati dai due mesi di vita in poi; durante il primo anno verranno somministrate tre dosi di vaccino, durante il secondo due, e dopo i due anni ne basterà una sola. Il vaccino viene iniettato nella parte anteriore della coscia nei bambini molto piccoli e nel braccio in quelli più grandi.
Non ci sono né controindicazioni né reazioni particolari alla vaccinazione anti pneumococco, se non lievi gonfiori o dolori nella zona della puntura, che si esauriscono nel giro di poco tempo; la vaccinazione va rimandata nel caso in cui siano in corso infezioni alle vie respiratorie.
2 commenti su “Vaccinazioni dei bambini: l’anti pneumococco”