Anche se vorrebbe allattare al seno per il maggior tempo possibile, può accadere che a un certo punto la mamma si accorga di non produrre latte a sufficienza per soddisfare le esigenze del proprio piccolo; in questo caso le richieste di essere nutrito si fanno più frequenti e la crescita ponderale rallenta. Per ovviare al problema il pediatra consiglia in genere di fare un’aggiunta di latte artificiale integrando il seno con il biberon che viene offerto al termine della poppata al seno (se il bambino è proprio affamato non avrà molte difficoltà ad adattarsi alla nuova situazione) oppure alternando i due tipi di allattamento nel corso della giornata.
Vi sono però dei casi in cui, anche se l’allattamento materno procede senza intoppi, la neomamma è costretta ad interromperlo o a variarne il ritmo perchè, ad esempio, deve tornare a lavoro; in tal caso una soluzione può essere rappresentata dall’uso del tiralatte che permette di raccogliere e mettere da parte il latte materno perchè venga somministrato con il biberon mentre la mamma non c’è.
Il passaggio dal seno al biberon deve essere vissuto con la massima serenità dalla mamma poichè non toglie nulla al rapporto che fino a quel momento ha instaurato con il proprio figlio; la poppata deve avvenire nella stessa atmosfera serena e intima di sempre: il bambino va preso teneramente in braccio mentre la mamma si sistemerà su una comoda poltrona lontana da qualunque cosa e/o persona (!) possa disturbare questo impagabile momento.
In ogni caso la decisione di passare, parzialmente o totalmente, dal seno al biberon deve essere valutata insieme al pediatra che vi dirà in che modo procedere e che tipo di latte scegliere. Inoltre qualunque sia il vostro caso non dovete mai smettere di allattare improvvisamente; se così fosse il vostro seno potrebbe risentirne negativamente diventando duro, gonfio e indolenzito.