Quando si va al mare con i bambini bisogna essere assolutamente certi che loro per primi possano divertirsi in assoluta tranquillità e sicurezza. Per questo, soprattutto quando si decide di partire per lidi sconosciuti, è necessari accertarsi che le caratteristiche della spiaggia in cui ci recheremo la rendono a misura di bambino. Ma come deve essere esattamente una spiaggia degna di fregiarsi di questo titolo? A spiegarlo il dottor Giuseppe di Mauro, presidente della Società Italiana di pediatria Preventiva e Sociale.
La spiaggia giusta per i nostri bimbi deve rigorosamente essere di sabbia, afferma de Mauro, con buona pace, aggiungo io, di noi mamme a cui poi toccherà toglierla via dalla macchina, dai divani e dai tappeti. Questo perchè camminare sulla sabbia non solo è più agevole per il bambino ma gli permette di poggiare il piede in modo tale da favorire lo sviluppo corretto dell’arco plantare e contrastare l’insorgenza di anomalie come il piede piatto.
In più, è un’esperienza sensoriale impagabile che contribuisce anche allo sviluppo del tatto. Senza contare che la sabbia offre ai bambini la possibilità di giocare e divertirsi con palette, secchielli e formine. Il fondale poi deve essere basso fino a parecchi metri dalla riva e possibilmente diventare alto gradatamente senza avvallamenti e cambiamenti di profondità improvvisi.
In ogni caso, i bambini fino a sei anni devono immergersi insieme ad un adulto e sarebbe opportuno scegliere lidi dotati di un servizio di sorveglianza e assistenza ai bagnanti. Ancora meglio scegliere spiagge attrezzate dove i piccoli possono praticare un po’ di attività fisica (ammesso che un bimbo in spiaggia corra il rischio di stare fermo anche un solo istante).
Sarà cura poi di mamma e papà fare in modo che il bambino beva spesso e faccia di quando in quando spuntini leggeri.
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