A partire dagli anni’70 si è assistito a un notevole aumento dell’età media alla quale si mette al mondo il primo figlio. Il fenomeno ha avuto, credo, un balzo in avanti nell’ultimo decennio in cui sempre più spesso assistiamo alla nascita di bambini da mamme over 40. Certo, accadeva anche in passato ma mentre un tempo la gravidanza dopo il 40 anni era spesso un “incidente”, oggi è nella gran parte dei casi ricercata.Questo perchè alla base della scelta di ritardare la nascita del primo figlio vi sono una moltitudine di fattori socio-economici tra i quali l’allentarsi dei legami familiari che hanno visto la famiglia allargata, entro cui la donna trovava sostegno e conforto nell’accudimento dei figli piccoli, tramontare in favore della famiglia nucleare, le crescenti difficoltà economiche, il sempre maggiore inserimento delle donne nel mondo del lavoro e perchè no, la scelta del partner ideale alla quale le donne di oggi, si spera, ripongono maggiore cura di quanto non accadesse un tempo.
Per quanto sia bello però diventare mamme a 40 anni spesso la strada che conduce alla maternità rischia di essere tutta in salita principalmente a causa dei problemi di fertilità che possono insorgere anche in donne perfettamente sane superati i 35 anni. E’ infatti ampiamente provato che la fertilità femminile è correlata all’età. Questo perchè noi donne veniamo al mondo con un numero prestabilito di ovociti e non ne produciamo altri nel corso di tutta la vita. Per di più tali ovociti sono ad esaurimento e diminuiscono di quanità e qualità con il passare degli anni.
Si pensi che se una bambina appena nata dispone di uno o due milioni di ovociti il numero di questi alla pubertà è già sceso a 300-500 mila per giungere a 25mila a 37 anni. Più precisamente, la fertilità femminile comincia a declinare gradualmente dopo i 32 anni per poi subire un drastico calo dopo i 37 appunto. In termini percentuali, se una donna sana di 20 anni ha una probabilità compresa tra il 40 e il 50 per cento di restare incinta, per una donna tra i 35 e i 39 anni questa percentuale oscilla tra il 20 e il 25% mentre oltre i 40 è del 5-7%.
Con il passare del tempo, inoltre, l’ovulazione non avviene più puntualmente come prima e si possono verificare cicli anovulatori.