Quello dello svezzamento è un tema delicato. Abbiamo visto diverse volte come si sconsigli l’introduzione di cibi solidi nell’alimentazione del bambino troppo precocemente, ovvero prima dei 5-6 mesi. Ciò perchè prima di allora il bebè non è ancora pronto dal punto di vista digestivo, motorio e psicologico ad accogliere cibi diversi dal latte (materno e non). Solo dopo solitamente si raccomanda l’introduzione di cibi semi-solidi come pappe, biscotti, frutta e minestrine. Oggi però arriva una novità sullo svezzamento riguardante la prevenzione delle malattie allergiche.
Se fino a qualche tempo fa si consigliava uno svezzamento tardivo e quindi un allattamento esclusivo al seno prolungato fin quando non fosse davvero necessaria l’introduzione dei cibi solidi, oggi uno studio finlandese, pubblicato su Allergy Clin Immunol 2013, rivista prestigiosa in ambito di allergologia pediatrica, ribalta la situazione. In base ai risultati infatti è emerso come introdurre nella dieta del bebè intorno ai 4-5 mesi degli alimenti potenzialmente allergenici (vedi ad esempio le uova, i cereali o il pesce), ridurrebbe in maniera significativa il rischio di contrarre malattie allergiche.
Ciò quindi eviterebbe la comparsa di malattie come asma, eczemi, rinite a cinque anni di età del bambino. A proteggere dunque il piccolo dal contrarre allergie durante l’infanzia sarebbe la durata dell’allattamento al seno e non la sua esclusività. I risultati dello studio in questione andrebbero fortemente a mettere in discussione le direttive fino ad oggi promosse rendendo così possibile l’introduzione di cibi solidi accanto al latte materno già prima dei 6 mesi. Da non sottovalutare comunque l’importanza di quest’ultimo durante l’intero primo anno di vita del bambino, considerato un altrettanto importante alleato nella prevenzione delle malattie allergiche infantili oltre che preferibile sotto molti punti di vista, tra cui quelli prettamente pratici relativi all’economicità dell’allattamento al seno ed alla semplificazione del momento della poppata, che risulta molto più immediata.
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