Non c’è da stupirsi se al primo rumore anche vagamente somigliante al pianto dei loro bambini le mamme si allertino immediatamente. Rispetto agli uomini infatti, e come da risultato di un studio effettuato da Gianluca Esposito presso il Riken Brain Science Institute in Giappone e da Nicola de Pisapia presso l’Università di Trento, e successivamente pubblicato sulla rivista specializzata Neuroreport, il cervello delle donne sarebbe “programmato” per mettersi in guardia al pianto dei propri bebè.
Lo studio è stato condotto su soggetti di diverso sesso. Ai partecipanti è stato chiesto di ascoltare una serie di suoni durante il disbrigo delle loro comuni attività giornaliere. Tra i suoni emessi anche il pianto di bambini affamati. Risultato? Dalle registrazioni effettuate nello spazio dell’esperimento riguardanti l’attività del loro cervello attraverso una risonanza magnetica, è emerso che durante questo tempo i circuiti nervosi della “mind wandering“, ovvero della menteche vaga, risultavano in attività. Nel momento in cui ad essere ascoltato era il pianto dei bambini si verificava nelle donne la disattivazione degli stessi circuiti, mentre negli uomini ciò produceva effetti di gran lunga meno significativi (in pratica non avveniva alcuna disattivazione dei circuiti in oggetto).
Non si tratta di un risultato completamente nuovo, considerati gli studi condotti in passato dai quali era emerso il fatto che al pianto dei bambini nelle madri si verificasse l’attivazione delle aree di allerta e del movimento, ma è merito di questo studio l’avere dimostrato il fatto che l’allerta immediata si verifichi solo nel cervello delle donne.
Ciò mette in evidenza come durante l’evoluzione si sia verificato un diverso sviluppo delle reazioni tra uomini e donne. In definitiva il pianto dei bambini provoca nel cervello delle donne la disattivazione dei circuiti del mind wandering, esse dunque alla prima avvisaglia smettono di essere assorte nelle proprie attività per allertarsi immediatamente e muoversi nella direzione del proprio figlio.
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