Il primo cuore artificiale studiato per i bambini

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cuore artificiale

E’ stato presentato all’ospedale pediatrico Bambino Gesù e si tratta del primo prototipo di pompa alimentata da un cavo collegato a batterie esterne. In parole più semplici è un cuore artificiale per i bambini, che potrà svolgere a tutti gli effetti la funzione del cuore o magari dare più tempo al bimbo in attesa di un cuore vero.

Si tratta di un progetto incredibile (totalmente Made in Italy), che potrà dirsi reale solo tra un paio d’anni. Questo lavoro fa parte della sperimentazione della terapia rigenerativa del tessuto cardiaco. Che cosa vuol dire? Al piccolo paziente, al momento dell’impianto, vengono prelevate delle cellule staminali, che in laboratorio poi vengono espanse e introdotte nel cuore, affinché siano in grado di riprodurre il tessuto del miocardio. In questo modo il bimbo (e non solo) può recuperare totalmente la funzionalità.

Già abbiamo iniziato la fase sperimentale sugli animali, che ha dato ottimi risultati. Speriamo nel giro di 24 mesi di arrivare alla fase clinica. Il principale beneficio di questo nuovo cuore artificiale è che può essere completamente impiantato e dunque il bambino può andare a casa e aspettare lì il trapianto, senza essere costretto ad aspettare in ospedale legato a una macchina.

Ha spiegato Antonio Amodeo, responsabile dell’Unità di Funzione Ecmo e Assistenza meccanica cardiorespiratoria del Bambino Gesù, a LaStampa. Come abbiamo detto si tratta di un progetto totalmente made in Italy. È stato finanziato da Conand e dalla Nazionale italiana cantanti. Inoltre, prevede la costituzione di un team interno al Dipartimento medico chirurgico di cardiologia pediatrica che conduca una ricerca clinica della durata di tre anni sul cuore artificiale.

Insomma, ci vuole ancora un po’ di tempo, ma il passo più grande, quello più complicato è già stato compiuto. Presto i piccoli da 2 ai 15 anni potranno avere un cuore nuovo, studiato appositamente per loro.

 

Photo Credit | ThinkStock

 

 

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