I dolori premestruali possono davvero essere invalidanti: crampi alla pancia, mal di testa, nausea e questo senso tremendo di debolezza e nervosismo. Possiamo anche scherzarci sui disturbi che ogni mese provoca il ciclo, ma noi donne lo sappiamo bene quanto si soffre. A volte, però, soprattutto quando si lavoro o si hanno dei bambini da accudire non si ha neanche il tempo di crogiolarsi nel letto e attendere che passi.
Bisogna correre, essere presenti e soprattutto non fare la parte della solita femminuccia con il ciclo. È un privilegio essere donne, ma è anche molto stressante. Un nuovo studio, condotto delle università del Massachusetts di Amherst e Harvard, sostiene che consumare alimenti ricchi di ferro non-eme (tipico delle verdure) possa aiutare a combattere la tensione premestruale nelle donne. Quali sono questi prodotti? I broccoli, i semi di sesamo o le albicocche.
Mangiare una buona quantità di questo minerale promuoverebbe la produzione di serotonina da parte del cervello, che va a regolare l’umore. Per giungere a questa tesi, sono state sottoposte a test circa 3mila infermiere donna, le quali sono state seguite per 10 anni. Solo un terzo a conclusione della ricerca è stata diagnosticata la sindrome premestruale, tutte le altre non avevano più alcun sintomo.
Qual è stata la cura? Ovviamente l’alimentazione: la tensione premestruale si riduce, quasi della metà, mangiando 20 mg o più al giorno di ferro non-eme. Considerate che 100 grammi di broccoli hanno 1 mg, mentre 100 grammi di semi di sesamo tostati contengono 14,8 mg e 100 grammi di albicocche secche hanno un apporto 6,3 mg. Forse i dolori non spariranno completamente, forse non ci si sentirà completamente rilassate (Hulk continuerà a vivere dentro di noi) ma una dieta corretta può tenere controllata la sindrome premestruale e tutti gli effetti indesiderati della tensione causata dal ciclo.
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