Solo in Italia ogni anno nascono 45 mila bambini prematuri (ovvero prima della 37ma settimana) e rappresentano il 7 percento delle nascite nazionali. Un numero oggettivamente enorme, che diventa ancora più grave se inserito in un quadro più ampio: sono 15 milioni i neonati prematuri nel mondo.
I bambini nati prima del termine hanno davvero diverse possibilità in più di farcela, oggi, grazie alla medicina che giorno dopo giorno sta facendo passi da giganti. Esiste però un rischio, molto grave, che è quello di contrarre infezioni: nel 20-40 percento dei casi si verifica un episodio di sepsi. Come mai i piccolini sono così esposti a questi problemi?
Esistono almeno due ragioni: da una parte abbiamo un sistema immunitario che non si è ancora completamente formato ed è quindi più debole, dall’altro il bimbo deve sopportare delle terapie per ristabilire le funzioni vitali, molto pesanti e debilitanti. Esistono quindi dei protocolli da seguire molto importanti. E la SITIP ha elaborato alcune regole per i genitori che tornano a casa con il loro bimbo.
- Garantire al bambino un ambiente silenzioso e non esporlo a fumo passivo;
- Creare al piccolo un ambiente adeguato nella culla o nella carrozzina, utilizzando asciugamani arrotolati o altre misure di contenimento;
- Lavarsi adeguatamente le mani prima di manipolare il piccolo;
- Limitare il numero di visite da parte di ospiti, rimandando l’incontro se questi presentano raffreddore o altri sintomi respiratori o gastrointestinali;
- Effettuare tutte le vaccinazioni raccomandate secondo l’età cronologica (numero di giorni di vita del bambino, dopo il concepimento).
- Fare la profilassi anticorpo monoclonale (palivizumab);
- Seguire le indicazioni nutrizionali fornite dal medico.
- Monitorare peso, lunghezza e circonferenza cranica non solo nei primi mesi di vita, ma fino a 24 mesi;
- Somministrare ferro, minerali e vitamine, qualora fosse necessario sulla base dei parametri ematochimici e antropometrici;
- Eseguire il follow-up (esami e visite che vengono eseguiti a intervalli di tempo regolari, per tenere sotto controllo sviluppo e salute del bambino) indicato dai neonatologi così da identificare e correggere precocemente eventuali problemi.
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