Allergie alimentari bambini, la campagna della Siaip fa chiarezza

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Allergie alimentari bambini campagna Siaip chiarezza

Quello delle allergie alimentari in età pediatrica è un tema piuttosto controverso e in continua diffusione. In particolare in Italia ne sono colpiti più di 250 mila bambini sotto i 5-6 anni. Attorno all’argomento ruotano una serie di informazioni spesso errate. Per fare un po’ di chiarezza la Società italiana di Allergologia e Immunologia Pediatrica ha promosso una campagna di informazione rivolta alle famiglie illustrandone i tipi, i sintomi, le cure, e dimostrando come il rischio di allergia aumenti nel caso in cui un familiare del bambino ne sia già affetto.

Scopo della campagna, oltre quello di dissipare dubbi ed incertezze a riguardo è quello di sensibilizzare l’attenzione sulla prevenzione che risulta un’arma utile nella scelta dei comportamenti da seguire per il bene dei propri figli ed anche in relazione alle allergie che spesso comportano l’insorgenza di altre correlate. La campagna conta sull’utilizzo di locandine e foglietti informativi da diffondere sia on line che nelle sale di attesa dei pediatri.

In caso di rischio allergico la Siaip propone alcuni consigli. Il primo riguarda l’allattamento. Si consiglia di allattare al seno per i primi sei mesi di vita del bambino e continuare con il latte materno anche durante lo svezzamento. Per effettuare quest’ultimo si consiglia di procedere non prima dei 4-6 mesi. Una volta iniziato si dovrebbe cercare di programmare in maniera graduale l’inserimento di tutti gli alimenti. Ad ognuno di essi, man mano che vengono introdotti nell’alimentazione del bambino, dovrebbe essere prestata particolare attenzione per capire se l’alimento in questione possa essere oggetto di allergia. Per quanto riguarda alcuni alimenti specifici (ovvero i kiwi ed i crostacei ad esempio) si può aspettare il primo anno di vita. Molte delle allergie alimentari si manifestano nei primi mesi di vita del bambino, spesso uno degli alimenti incriminati è il latte vaccino. Da quì l’importanza del latte materno, scelta da preferire a qualsiasi altra almeno fino al momento dello svezzamento.

[Fonte]

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