Si è svolto di recente a Verona il Congresso Asma bronchiale e BPCO: Strategie per la Governance, un congresso molto importante per le mamme perchè è stata l’occasione per la presentazione di una ricerca che ha indagato il legame tra le allergie alimentari e disturbi repiratori cronici e fatto luce sul ruolo dell’allergia alle uova come fattore predittivo del rischio di sviluppare allergie respiratorie e asma.
Secondo gli esperti riuniti a congresso, cioè, quando un bambino è allergico alle uova è più probabile che, in seguito, sviluppi patologie respiratorie croniche . Un dato da tenere in grande considerazione, senza per questo demonizzare l’alimento, se si considera che l’uovo, insieme al latte, è il principale alimento allergizzante nella fascia di età da zero a tre anni.
L’allergia si manifesta comunemente con eczema, diarrea, sibili, orticaria e vomito. Tutti sintomi che, se osservati nel bambino anche sporadicamente, devono essere immediatamente portati all’attenzione del pediatra perchè prescriva i test allergologici necessari e indichi la terapia del caso. Se l’allergia alimentare non viene opprtunamente curata infatti il rischio di sovrapposizione con le allergie respiratorie risulta aumentato e così il rischio per la salute e la vita stessa del bambino.
Coma afferma il Prof. Nunzio Crimi, Professore Ordinario di Malattie Respiratorie presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università di Catania
I pazienti che hanno sia allergie alimentari che asma rischiano maggiormente reazioni anafilattiche e mortali
Inoltre, le persone affette da asma o altre patologie respiratorie croniche che in più soffrono anche di allergie alimentari si rivolgono al pronto soccorso sei volte di più per le forme più gravi di asma.E le morti per asma nell’ultimo anno sono state circa 500. Gli alimenti più allergizzanti comunque, afferma sempre Crimi, variano di Paese in Paese:
Nei Paesi scandinavi è il pesce, negli Stati Uniti le arachidi, nei Paesi mediterranei i crostacei e i molluschi, le lumache in Portogallo, il sedano nella Svizzera tedesca, la frutta fresca e i vegetali nell’Europa del Sud
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