L‘obesità infantile è un problema sempre più diffuso anche in Italia; nel nostro paese infatti un bambino su tre è obeso. Da diversi anni i pediatri hanno dato l’allarme ma con esiti scoraggianti, segno che gli approcci tradizionali al dimagrimento non funzionano e che il problema necessita di interventi di più ampio respiro. A partire da questa considerazione ha preso il via il progetto della Clinica pediatrica dell’Università di Milano Luigi Sacco per la cura dell’obesità infantile secondo un modello di derivazione anglosassone che prevede il coinvolgimento di tutta la famiglia: il parental training.
Secondo questo modello l’obesità del bambino richiede un trattamento globale dal punto di vista fisico e psichico del quale la famiglia intera deve beneficiare per acquisire capacità di gestione del problema di cui molto spesso non dispone. A questo scopo la presa in carico dell’intero nucleo familiare avviene da parte di un team di professionisti costituito da dietista, pediatra, diabetologo e psicologo.
Si comincia con la visita pediatrica e la prescrizione di tutti gli accertamenti necessari, quindi il dietista fa un quadro delle abitudini alimentari del bambino attraverso un colloquio e un software interattivo. Segue il colloquio con lo psicologo da parte di tutta la famiglia. A questo punto inizia il programma della durata di un anno durante il quale il piccolo viene sottoposto a controlli periodici ogni tre o sei mesi e l’intero nucleo familiare inserito in gruppi di sostegno psicologico.
Il progetto prevede anche tre incontri di educazione alimentare e consumo consapevole e, dalla prossima primavera, classi di ginnastica cardiorespiratoria per bambini che saranno realizzate con la collaborazione dei trainer sportivi di Stramilano. Sempre la prossima primavera si svolgerà, nel parco dell’ospedale la Ministramilanina, una manifestazione sportiva pensata per promuovere il progetto e sensibilizzare bambini e genitori circa la necessità di condurre uno stile di vita più attivo.
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