A Roma, questo weekend, una donna ha partorito in un bagno di un fast food, ha messo il bebè in un water e poi, lasciando il bagno pieno di sangue, è scappata. Storie di ordinaria follia, storie da brividi che lasciano davvero senza parole. Colei che può compiere un gesto simile, è una donna spaventata e forse non conosce la legge italiana. Non siamo qui per fare un processo o per dare dei giudizi. Ognuno è responsabile dei suoi gesti.
Il nostro è un Paese complicato, pieno di contraddizioni. Ci sono davvero tanti problemi e tante difficoltà, ma è un Paese civile e abbiamo una grande fortuna: si chiama Sanità Pubblica. Le mamme in attesa in Italia, che hanno deciso di non abortire ma non vogliono tenere il bambino, hanno diritto a recarsi in ospedale ed essere assistite in completo anonimato durante il parto.
C’è di più. È possibile lasciare il proprio bambino in ospedale, sempre senza farsi vedere e riconoscere. Si chiamano culle degli innocenti o semplicemente culle termiche. A Milano, c’è alla Mangiagalli o a Roma al Policlinico Casilino. Se la vostra struttura di riferimento non ha questo tipo di servizio, potete lasciarlo in Pronto Soccorso. Non tenere un bambino, fa sempre parte dei diritti di una donna, ma gettarlo in un water, in un cassonetto o lasciarlo per strada non può essere l’unica alternativa, almeno non nella civile Italia.
Per ricordare alle donne il diritto all’anonimato, il Casilino ha realizzato anche dei volantini e dei depliant distribuiti nei mercati rionali. Adolfo Pagnanelli, primario del Pronto soccorso del Policlinico Casilino, ha dichiarato al IlTempo:
Oggi penso che i supermercati a prezzi stracciati possano essere il luogo ideale per sensibilizzare le donne, soprattutto le immigrate, anche le romene, che pur provenendo da un Paese comunitario, per timore e vergogna non si recano in ospedale a partorire quando non possono tenere il figlio. C’è tanta ignoranza, si ha paura di essere identificate se si partorisce in ospedale e si vuole abbandonare il figlio. Ma non è così. Non si rischia nulla. Rischia invece la madre che ha abbandonato il figlio partorito al Mc Donald’s.
Un piccolo lasciato in un bagno rischia di morire, un piccolo lasciato in ospedale sarà sicuramente adottato in pochissimo tempo.
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1 commento su “Il diritto delle donne al parto in anonimato contro l’abbandono dei neonati”