Nel nostro Paese nascono ogni anno quattromila bambini affetti da cardiopatie congenite, ovvero anomalie del cuore o dei vasi sanguigni ad esso vicini dovute a un loro sviluppo anormale prima della nascita. Alcune di esse sono asintomatiche e permettono di condurre una vita normale, altre espongono il bambino a un rischio molto elevato di morte prematura, mentre altre ancora sono incompatibili con la vita. Gli esperti sanno già che il cuore si forma nelle primissime settimane di gravidanza (tra la quarta e la decima) ma se fosse possibile tracciare lo sviluppo del cuore sin dai primi giorni dopo la fecondazione cosa cambierebbe nella diagnosi e nella prognosi d questo tipo di patologie?
A questa domanda ha cercato di dare risposta un team di studiosi inglesi della University of East Anglia coordinato dalla professoressa Andrea Munsterberger, mediante uno studio teso ad individuare il momento esatto della gestazione in cui i difetti congeniti del cuore hanno origine. Lo studio, i cui risultati sono stati pubblicati su PlosOne, è stato condotto su modello animale con il monitoraggio di un campione di uova di gallina durante la fase di gastrulazione, cioè tra le 12 e le 14 ore dopo la fecondazione. Tenuto conto che lo sviluppo embrionale del pollo è molto simile a quello dell’essere umano, gli studiosi inglesi hanno potuto osservare che le parti più importanti del cuore si formano già nelle primissime fasi dello sviluppo embrionale.
Più precisamente, attraverso questo studio è stato possibile mappare il processo di formazione di un particolare tipo di cellule, ossia quelle che contribuiscono alla formazione del cosiddetti tratto di efflusso, a carico del quale moltissimi neonati presentano malformazioni congenite. Se i risultati di questo studio fossero confermati questo potrebber appresentare un notevole progresso nella diagnosi e nella terapia precoce di alcune anomalie congenite del cuore.
[Fonte]
Photo credit | Think Stock
1 commento su “I difetti cardiaci congeniti si instaurano nei primi mesi di gravidanza”