Sono circa tredici milioni i bambini che ogni anno nel mondo nascono prematuri; 40 mila di essi vengono al mondo in Italia e in Europa un parto su dieci avviene prima della trentasettesima settimana di gravidanza. Si ritiene infatti prematuro un neonato che viene al mondo prima di questa fase della gestazione, senza aver completato il processo di maturazione fisiologico nel ventre della madre e con un peso alla nascita inferiore ai due chili e mezzo. Il parto prematuro è, come si deduce dai numeri, un evento tutt’altro che inconsueto, eppure su questo tema c’è molta disinformazione.
Proprio per questo, per informare e sensibilizzare le neo e future mamme sui problemi connessi alla prematurità, alle sue cause e alle possibili conseguenze sullo sviluppo psico-fisico del piccolo si celebrerà, il prossimo 17 novembre 2012, la Giornata internazionale del neonato prematuro, iniziativa promossa da EFCNI (Fondazione Europea per l’Assistenza Neonatale) e Vivere onlus, giunta alla quarta edizione. In tutto il mondo avranno luogo inziative finalizzate alla diffusione di misure preventive del parto prematuro e al sostegno alle mamme dei bambini nati pre-termine.
Sostegno di cui si sente molto la mancanza, secondo i dati di un’indagine condotta in occasione dell’edizione 2011, soprattutto al rientro a casa; fermo restando che il pediatra e il neonatologo rappresentano i punti di riferimento saldi per la mamme italiane che vivono questa delicatissima situazione che incide notevolmente sulla loro esperienza di maternità.
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