Carmen Russo è in attesa del suo primo figlio. Ha 53 anni, mentre suo marito, il coreografo Enzo Paolo Turchi
10 di più. Si riapre quindi il dibattitto sull’età delle donne che scelgono, alla vigilia della menopausa, di realizzare il sogno della maternità. C’è chi sostiene sia un atto d’amore e di coraggio e chi trova certe scelte senza logica ed egoistiche.
Io e mio marito Enzo Paolo diventeremo genitori a marzo. Sono al quarto mese di gravidanza. Lo so, ho 53 anni, ma che male c’è? Questo figlio è un dono di Dio. Era da un anno che io ed Enzo Paolo facevamo tentativi, ma era andata sempre male, poi a luglio la bella sorpresa. Nutrivo il desiderio di diventare mamma da sempre, ma il bambino non voleva arrivare in modo naturale, così sono ricorsa alla fecondazione assistita.
Queste le dichiarazioni di Carmen Russo a Chi, che ha dato proprio questa settimana la notizia in esclusiva. Sono tantissime le coppie che ricorrono a fecondazione in vitro per realizzare la gioia di avere un figlio e, in linea di massima, i genitori sono un po’ più anziani rispetto 20 anni. Il primo bimbo arriva tra i 30 e i 35 anni. Può però la scienza essere sfruttata in questo modo? Sono anni che in Italia si discute di un tetto legato all’età, ma la disciplina è talmente tanto diversa a seconda del Paese che poi è sufficiente varcare i confini e avere disponibilità per usufruire di qualunque servizio (e diciamo pure in alcuni casi per fortuna).
So che alcuni pensano che alla mia età non avrei dovuto, ma ho voluto questo bimbo con tutta me stessa. In cuor mio farò il massimo per vivere il più a lungo possibile, finché avrò aria nei polmoni. Il mio unico rammarico? Ho dedicato troppo tempo al lavoro, sarebbe stato più leale e più logico pensare a un figlio dieci anni fa. Ma è un evento positivo e chiedo di non giudicare me e mio marito per questo.
Foto| Starlettime