Gli anticoncezionali gratuiti possono contribuire al caldo degli aborti e soprattutto delle gravidanze indesiderate del 78 percento. A sostenerlo è uno studio condotto dai ricercatori della Washington University School of Medicine di St. Louis (Usa), che ha coinvolto ben oltre 9 mila donne tra i 14 e i 45 anni.
Alle signore sono stati somministrati dei metodi anticoncezionali a scelta e ovviamente gratuitamente. Hanno monitorato le volontarie per due anni, stilando un bilancio del numero di aborti e delle gravidanze indesiderate che si sono manifestate nel corso di questi 24 mesi. Gli esperti hanno poi paragonato questi dati con un campione nazionale.
Lo studio ha dimostrato che nel 2010 i tassi di aborto annuali tra volontarie era tra il 4 e il 7 ogni mille donne, ovvero tra il 62 e il 78% in meno rispetto al tasso nazionale di 19,6 aborti ogni 1.000 donne nel 2008. Il dato più interessante riguarda le adolescenti (15-19 anni). In questo caso il numero di gravidanze portate a termine è di 6,3 ogni mille ragazze contro la media nazionale che è di 34,3.
Quali sono gli anticoncezionali scelti dalle signore? Il 75 percento ha optato per quelli a lunga durata, come i dispositivi intrauterini (tra cui la spirale). Sicuramente il motivo è la facilità di utilizzo: in questo caso non c’è possibilità di dimenticarsi il prodotto, come succede per la pillola, e soprattutto non bisogna presta attenzioni a interazioni con altri farmaci o ai casi di vomito o diarrea. Jeff Peipert, autore dello studio, ha commentato:
Questo studio dimostra che, eliminando gli ostacoli ai metodi contraccettivi altamente efficaci, come gli impianti, siamo in grado di ridurre le gravidanze indesiderate e la necessità di aborti. Le gravidanze indesiderate restano un grave problema negli Stati Uniti, con percentuali più alte tra le adolescenti e le donne con meno istruzione e basso status economico. I risultati di questo studio dimostrano che siamo in grado di ridurne il tasso.
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