Il ritorno a scuola è un momento particolare. Non tutti i piccoli vivono questa situazione nello stesso modo. Alcuni sono felici e soprattutto sentono di avere una responsabilità importante, altri invece vorrebbero solo stare a casa con la mamma e i nonni e giocare. Tutte queste emozioni possono essere, ovviamente, associate a stati d’animo diversi.
Irritabilità, nervosismo, aggressività, ma anche solitudine e malinconia. A parlare di queste reazioni è il pediatra di Milano, Italo Farnetani, che all’ Adnkronos Salute ha dichiarato:
Spesso dietro al secchione, al prepotente e al recluso si cela una forma di mal di scuola acuto, un disagio che colpisce due milioni di alunni dai 6 ai 18 anni. Il disagio si manifesta spesso all’inizio dell’anno scolastico. In particolare quando si cambia ciclo: dunque in prima elementare, prima media o prima superiore.
Sono più di 30 anni che gli esperti stanno cercando di analizzare il mal di scuola. Ci sono bambini, infatti, che non hanno solo degli sbalzi d’umore, ma anche dei sintomi fisici. Alcuni perdono l’appetito, altri hanno dolori alla pancia o non riescono a dormire la notte. Sono degli stati d’ansia o di stress che devono essere tenuti controllati e soprattutto mai banalizzati.
Che cosa suggerisce quindi il pediatra? Monitorate i vostri piccoli. Le bambine, per esempio, di solito reagiscono alla paura con maggiore impegno e studiando di più. Può sembrare una buona cosa e in parte lo è. Attenzione però alle aspettative che create alle vostre bimbe: potrebbero non saper reagire alle delusioni. I maschietti fanno emergere un lato caratteriale più aggressivo e tendono a chiudersi in se stessi, rispondo male ai genitori, ma anche ai coetanei.
Ebbene, bisogna riflettere sul fatto che non esiste un bimbo cattivo, ma un bambino con un disagio, che deve essere tranquillizzato e aiutato. I sintomi del mal di scuola possono non essere così netti. Ma in ogni caso è bene seguire in modo attento il bambino, specie nelle prime fasi dell’anno scolastico.
La scuola serve anche a questo, a imparare a dominare le paure e ovviamente a relazionarsi con gli altri e con le prime difficoltà.
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