Il problema della conciliazione tra lavoro e famiglia è un argomento che abbiamo affrontato molte volte qui su Tutto Mamma, spesso, purtroppo, per mettere in risalto quanto sia raro che essa si realizzi in maniera piena e soddisfacente: donne costrette ad abbandonare il lavoro per seguire i figli, mamme discriminate nelle possibilità di carriera, difficoltà nel far quadrare soldi, tempi e spazi. Oggi invece voglio segnalarvi un’iniziativa davvero interessante: guarda caso, l’idea è stata di una mamma.
Lei si chiama Riccarda Zezza, ha 40 anni ed è mamma di due bambine; al ritorno dalla seconda maternità, aveva difficoltà a reinserirsi nei ritmi aziendali, e così ha avuto l’idea di creare uno spazio in cui le donne (mamme e non, ma anche papà!) potessero lavorare gestendo in maniera autonoma il proprio tempo, dando loro anche la possibilità di avere il proprio bambino nella stanza accanto.
Questo posto si chiama Piano C, aprirà a novembre, ma il sito è già on line. Piano C è uno spazio di 250 metri quadrati e mette a disposizione 14 postazioni lavoro da affittare all’interno di un ufficio attrezzato per il co-working (scrivanie, pc, sale riunioni etc.); ci sono inoltre un’area relax, una cucina, e soprattutto l’area cosidetta co-baby, ovvero uno spazio dove è possibile lasciare i propri figli, che verranno seguiti da educatrici dalle 8.30 alle 19.30.
Altra idea utilissima, il servizio “salva tempo”, ovvero una sorta di maggiordomo che si incaricherà di svolgere tutte le commissioni che in genere tolgono tempo alle mamme (spesa, lavanderia, piccole riparazioni etc.). I prezzi sono accessibili (a partire da 16 euro al giorno) e sul sito vengono proposte diverse soluzioni a seconda delle esigenze di ognuno.
E il nome, Piano C, cosa significa? È spiegato nel sito:
Il Piano A è la scelta più comune, quella che raramente cambia le cose (di solito il Piano A ci vede correre di qua e di là, sensi di colpa in spalla). Il Piano B è la soluzione di ripiego: ci salva ma non ci rende felici (solo lavoro oppure solo famiglia? …smetto di correre, ma che cosa resta di me?). Chi arriva al piano C è pronto a cambiare le carte in tavola, a farsi sorprendere, a scoprire soluzioni nuove: perché solo le mamme hanno (sempre!) un piano “C”.
Che ne pensate? Io lo trovo un modo innovativo ed intelligente per permettere alle mamme di reinserirsi nel mondo del lavoro, anche considerato il fatto che Piano C si propone di coinvolgere le aziende nel suo progetto; spiega infatti Riccarda Zezza:
Invece di rientrare in sede con i bimbi piccoli e il problema degli orari, le dipendenti potrebbero lavorare da noi. Così potremmo dimostrare che le donne sono produttive anche se hanno figli neonati. Ed evitare che una donna su tre, come accade ora in Italia, molli il lavoro dopo la maternità.
Fonte: Corriere della Sera
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