Ci sono situazioni che non si possono giudicare, ci sono decisioni che sono probabilmente dettate una perdita di lucidità. Alcuni fatti di cronaca, però, lasciano totalmente basiti, proprio come quello che è accaduto ieri: un uomo ha lasciato due bambini, di dieci e undici anni, chiusi in macchina lungo la corsia d’emergenza dell’A1 per recarsi, a piedi, all’area di servizio distante una trentina di chilometri.
L’obiettivo era quello di cercare in soccorso perché l’auto era in panne, ma ovviamente la gestione della situazione lascia totalmente a bocca aperta. Il signore (36 anni) avrebbe dovuto chiamare il 113 (o lanciare l’allarme attraverso le colonnine) e non muoversi dal veicolo, non solo per non abbandonare i bimbi, ma perché l’autostrada non è un luogo di passeggio.
I bambini sono stati trovati da una pattuglia della sottosezione A1, molto spaventati e in lacrime. L’uomo è stato denunciato, mentre i piccoli sono stati portati in salvo in caserma. È ovvio che questo padre, almeno si presume sia questo il grado di parentela, abbia perso il controllo, forse a causa del caldo (il termine tecnico è black-out dell’attenzione), ma ha esposto i suoi figli a davvero un gravissimo pericolo.
Ricordiamo, infatti, che i bambini non devono mai essere lasciati in macchina, soprattutto se fuori fa molto caldo. È molto pericoloso, perché possono disidratarsi in pochissimi minuti. Il calore all’interno di una vettura può salire di 10-15 gradi ogni 15 minuti, determinando un’ipertermia in soli 20 minuti e la morte anche entro le 2 ore. Ricordiamo che all’interno dell’auto la temperatura può arrivare a 40 gradi, anche fuori ce ne sono 20.
Cari genitori, non perdete mai di vista i vostri piccoli, anche solo per una commissione da un minuto. Inoltre, se notate dei bimbi in macchina da soli, avvisate il 112 o il 113, o qualsiasi altro numero di emergenza: potreste salvare la vita a un bambino.
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